E' la prima specie descritta a inizio '800; la prima pianta giunse in Europa grazie a sir Banks a Londra nel 1787; a lungo fu considerata l'unica specie arbustiva. Sembra essere la specie da cui derivano la maggior parte delle varietà coltivate. Nelle recenti revisioni operate dai botanici, si distinguono due sottospecie, di cui quella coltivata a fiori anche doppi o stradoppi. Quella selvatica, a fiore bianco o rosa, semplice, cresce nei boschi dell'Henan e dell'Anhui.
Il gruppo delle peonie suffruticose è molto numeroso, comprende oltre 200 varietà ed è composto da ibridi e cultivar che derivano dall’incrocio tra le diverse specie della sottosezione Vaginatae.
La Paeonia ostii prende il nome dal botanico italiano Gianlupo Osti che la scoprì in Cina alla fine degli anni '80. È la specie più vigorosa e di rapido sviluppo tra tutte le peonie arbustive. Il nome cinese Feng dan è stato utilizzato per designare la varietà di peonie coltivate per scopi medicinali da più di due millenni soprattutto nelle province dell'Anhui, Henan, Hubei, Shaanxi e Sichuan. Spontaneamente cresce in foreste decidue o in boschetti sui versanti delle montagne a oltre 1200 m di altitudine. I fiori semplici e grandi, bianco puro, sono portati da arbusti poco espansi, ma eretti e vigorosi.
In cinese della specie Paeonia rockii, Zi ban mu dan, il nome significa “peonia arbustiva che porta fiori con macchie porpora alla base dei petali”, caratteristica, questa, che la rende riconoscibile e molto apprezzata. Fu scoperta nel 1925-26 dall'americano Joseph Rock, un cacciatore di piante, nel monastero buddista tibetano di Choni, nel Gansu. I semi furono spediti negli Stati Uniti e poi in Europa dove la specie fu inizialmente chiamata “Rock's variety”. Pur essendo caratteristica del Gansu, una provincia cinese più interna, a nord del Sichuan e prossima al Tibet, è la specie maggiormente distribuita anche in altre province, come l'Henan e l'Hubei. Forma arbusti molto vigorosi, espansi ed alti anche 3 m, con fiori bianco latte con la caratteristica macchia nera alla base. Cresce in foreste di latifoglie o ai margini dei boschi tra 1300 e 2000 m, in habitat più ombrosi ed umidi rispetto alle altre specie. Tuttavia soprattutto nel Gansu, la si ritrova anche in zone aride in estate e molto fredde in inverno. Ha dato origine a molte varietà coltivate ben distinguibili dalle altre per il portamento, il fogliame elegante e caratteristico, la macchia sui petali e la fioritura tardiva; notevole anche la resistenza al freddo.
La Paeonia decomposita, Si chuan mu dan, è originaria della provincia del Sichuan, come dice anche il nome cinese, ed era un tempo classificata come P. szechuanica. Presenta arbusti vigorosi ed espansi, alti fino a 3 m, fiori semplici di colore rosa porpora. Si distinguono due sottospecie con foglie leggermente differenti che vivono in aree diverse del Sichuan ad altitudini comunque elevate, tra i 1700 e i 3100 m di altitudine, in foreste rade o zone ricche di arbusti con suoli calcarei. Alcune varietà appartenenti a questa specie, hanno fiori a corona molto grandi e pesanti, da cui il caratteristico portamento ricadente.
Il nome cinese della Paeonia quii, Luan ye mu dan, significa “peonia arbustiva dalle foglioline ovate” ed è molto simile alla specie Paeonia jishanensis dalla quale si distingue per alcune caratteristiche delle foglie; ha fiori semplici soffusi di rosa chiaro. Cresce nell'Hubei e nell'Henan in foreste di latifoglie o su versanti erbosi al sole e su scogliere di calcare. E' una delle specie spontanee più a rischio di estinzione.
Il nome cinese della Paeonia jishanensis, Ai mu dan, significa “peonia arbustiva nana”, date le sue dimensioni minori rispetto alle altre specie. Cresce in molte province della Cina interna, tra 900 e 1700 m di altitudine, in boschi di latifoglie estesi o macchie dense. Ha fiori bianco puro, solo raramente sfumati di rosa al margine.
Il nome cinese della specie Paeonia delavayi, Dian mu dan, significa “peonia arbustiva originaria dello Yunnan” nel Sud-Est della Cina. Appartiene alla sottosezione delle Delavayanae, che si distingue dalle Vaginatae per i fiori piccoli, non solitari, dai colori che vanno dal giallo al rosso scuro, fino al marrone. Anche gli arbusti hanno foglie molto caratteristiche e un portamento riconoscibile. In questa specie sono confluite anche quelle a fiore giallo con filamenti arancio e a fiore screziato un tempo chiamata P. potanini. Prende il nome dal missionario esploratore e botanico Père Jean Marie Delavay che la trovò nelle regioni prossime al Tibet nel XIX secolo. Cresce tra 2000 e 3600 m in versanti erbosi o foreste rade e vergini di pino, in ambienti piuttosto secchi. Produce spesso polloni che danno la possibilità di propagarla vegetativamente.
Il nome cinese della specie Paeonia ludlowii, Da hua huang mu dan, significa “peonia arbustiva con grandi fiori gialli”, mentre il nome botanico proviene dal botanico inglese Ludlow che insieme a Sheriff la scoprì nel Tibet nel 1936. Cresce spontanea in una piccola area del Tibet meridionale tra 2900 e 3500 m, in foreste rade, in boschetti ricchi di arbusti o su costoni granitici. Si distingue dalla specie P. delavayi per le dimensioni maggiori, arriva anche a oltre 3 m, dai fiori più grandi e giallo puro, dagli arbusti poco polloniferi. E' una specie a rischio di estinzione.
La collezione del Centro Botanico Moutan comprende migliaia di peonie erbacee della specie lactiflora la cui fioritura regala uno spettacolo unico: un tappeto fiorito con mille sfumature di rosa che si estende per oltre un ettaro.