Dalla fine di settembre le piante iniziano il riposo vegetativo che durerà fino alla fine dell’inverno: è questo il momento in cui possono essere trapiantate e messe a dimora a zolla o a radice nuda. Per la messa a dimora è essenziale scegliere il posizionamento ideale: l’esposizione deve essere soleggiata nelle regioni molto fredde, a mezz’ombra e riparata dal vento in regioni più calde. Per la messa a dimora in vaso, si consiglia di utilizzare contenitori in terracotta o legno, evitando la plastica e altri materiali che non fanno respirare le radici. È fondamentale evitare sempre l’uso del sottovaso per evitare il ristagno idrico. Per la messa a dimora in terra è necessario scavare una buca di diametro doppio rispetto all’apparato radicale della pianta; nello strato inferiore mettere materiale drenante come ghiaia o sabbia così da evitare il ristagno idrico e ricoprire il tutto con un terriccio neutro e distribuire un po' di fertilizzante organico come farina d'ossa o letamino pellettato. Una volta effettuato il trapianto, evitare di lasciare il terreno asciutto e innaffiare abbondantemente subito e quando necessario, sempre al mattino. Questo è anche il periodo in cui può essere eseguita la moltiplicazione: i semi appena raccolti vanno piantati e lasciati sotto terra per tutto l'inverno; possono essere eseguiti anche gli innesti o la riproduzione per divisione dei cespi. Se le gemme ascellari sono facilmente individuabili, si possono iniziare le attività di potatura e di pulizia della pianta prestando particolare attenzione a non compromettere i futuri getti. Tuttavia alla fine dell'inverno l'operazione sarà molto più facile. Per quanto riguarda il rischio di eventuali malattie durante questo mese, solitamente, non sono necessarie particolari attenzioni. L’evidente ingiallimento o rosseggiare, talvolta molto spettacolare in alcune varietà, così come la caduta delle foglie sono dovuti al normale ciclo vitale della pianta.